Polizze Assicurative Rivalutabili

Più nello specifico ogni polizza rivalutabile assurge ad una particolare forma di risparmio, atta a fornire un capitale o una rendita secondo scadenze predefinite e a vantaggio degli eredi in caso di morte accidentale del richiedente; ogni quota è stabilita da versamenti pianificati o da premi unici ed altrettanti premi aggiuntivi.

La rivalutazione risiede proprio nella prestazione, allorché si incanala il capitale entro una gestione finanziaria separata, un particolare fondo d’investimento creato dalla stessa compagnia assicurativa con lo scopo di agevolare tutte le polizze ad essa corrispondenti: si tratta di un vero e proprio portafoglio di valori mobiliari, che lungi da qualsiasi altra attività finanziaria propone un andamento cautelare dell’investimento, cioè a vantaggio dell’assicurazione stessa che in tal modo copre ogni rischio e garantisce quel minimo di rendimento evidenziato nel contratto stipulato.

La rivalutazione deve avvenire ogni anno e sancire così l’intero rendimento ottenuto, onde determinare alla scadenza una prestazione quantificata nel suo valore effettivo. §Una procedura tipica delle polizze rivalutabili è il meccanismo di consolidamento dei risultati, che imprime definitivamente ogni maggiorazione annuale che si è verificata, in modo da non permettere alcuna diminuzione del premio assicurato, ciò lungi da ogni onere o spesa contrattuale.

Nello specifico il premio destinato al risparmiatore conta solo un 80% del rendimento del fondo, un’aliquota di retrocessione che si differenzia dal profitto scadenzale che spetta invece all’operato dell’assicuratore.

Un contratto rivalutabile presenta particolari caratteristiche, derivanti soprattutto dalla sua natura di polizza vita come l’impignorabilità e l’insequestrabilità del capitale, la tassazione del rendimento solo con l’estinzione del finanziamento per un’aliquota agevolata del 12,50%, la garanzia morte prevista su una quota del premio non riservata all’asse ereditario.

Inoltre ogni rivalutazione propone una maggiore flessibilità d’ammortamento, una personalizzazione del piano regolabile sulla base delle proprie esigenze, la possibilità di riscatto anticipato solo dopo che sia trascorso un certo periodo di tempo, specificato dalla tipologia di polizza sottoscritta; è possibile ottenere anche eventuali prestiti dalla compagnia erogatrice, in virtù delle somme versate.

Sullo scioglimento del contratto bisogna essere molto cauti, in quanto seppur presente il consolidamento dei risultati e il rendimento minimo tuttavia potrebbe verificarsi un riscatto in negativo, soprattutto se richiesto dopo pochi anni dalla stipula.
Nei casi di rivalutazione per fini pensionistici è importante saper dimostrare una certa attendibilità al prestito, per la creazione di un capitale secondo micro versamenti o un’unica ingente transazione, sempre avvalendosi di una grande flessibilità e della contestuale tutela dei propri cari.

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