Biciclette contromano: si può o no?

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Ce lo chiediamo ogni qual volta incrociamo una bicicletta, che spessissimo pare abbia il “monopolio assoluto della strada: passa con il rosso, va contromano, prende i “pro” di automobilisti e pedoni e lascia da parte i “contro”.

Ovviamente non è sempre così ma è comunque sovente il fenomeno della “giungla dei ciclisti”. Come si esprime in tal senso il codice della strada? I ciclisti contromano, ai quali spesso, sbagliando, imprechiamo sono un fenomeno al quale spessissimo assistiamo. Le proteste degli automobilisti partono dal fatto che considerano illecito (e molto pericoloso) andare contromano. Il nostro ordinamento impone, con l’articolo 132 c 11 del Codice della Strada, di circo calare a senso unico. «chiunque circola contromano è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 162 a euro 646». Questa normativa è rivolta sia ai veicoli a motore che alle biciclette. Quindi? Con questa normativa che non sembra lasciare spazio a dubbi la questione sembrerebbe risolta. Ma in realtà la faccenda bicicletta non è così semplice. Esistono infatti le interpretazioni.

Il Ministero dei trasporti infatti è in tal senso intervenuto ammettendo che nelle zone a traffico limitato e nelle strade con una carreggiata di 4,25 m in cui il limite di velocità ammonti a 30 km/h, le biciclette possono circolare contromano. In questi casi è però prevista un’apposita ed adeguata segnaletica per segnalare la loro possibile presenza. Questa sorta di concessione non vige in tutte le strade a senso unico ma solo in quelle con le caratteristiche sopracitate.

Ragione all’automobilista e torto al Comune che lo ha multato

Un concreto esempio dell’attuazione della norma riguarda un automobilista di Piacenza che si è visto multare perché si è scontrato con una bicicletta contromano. La multa è stata annullata perché non vi erano le condizioni indicate dal Ministero dei Trasporti per la circolazione contromano della bicicletta. In questo caso l’automobilista aveva dunque ragione e il ciclista torto.

Riassumendo: in alcune condizioni la bicicletta può procedere contromano. Queste condizioni sono state dettate dal Ministero dei Trasporti e sono:
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– strade con una carreggiata di 4,25 m in cui il limite di velocità ammonti a 30 km/h,
– segnalazione con apposita ed adeguata segnaletica.

Il consiglio dunque è fare comunque sempre molta attenzione anche se il ciclista non sta rispettando (o ci pare non stia rispettando) quanto previsto dalla normativa, aumentare il livello di guardia nel caso in cui ci troviamo in una delle situazioni previste dal Ministero dei Trasporti perché in quel caso qualora avvenisse un sinistro avremmo torto.
Cosa succede all’estero
In molti stati europei è consentito alle biciclette circolare contromano proprio per incentivare l’utilizzo di questo mezzo di trasporto. In alcune strade tedesche, francesi, svizzere le biciclette possono transitare in entrambi i sensi di marcia anche laddove le auto possono procede in un solo senso. Ovviamente all’inizio della strada deve essere presente il segnale che indica il “senso unico eccetto bici”. Il governo è per il momento contrario ad adattarsi a questa filosofia (eccetto le condizioni esposte in precedenza) ed è contrario altresì all’opportunità di aprire corsie preferenziali per le biciclette.

Cosa ne pensano gli automobilisti

Di certo questa questione divide gli italiani, difficile restare “nel mezzo” o “si” o “no” sono le risposte degli automobilisti che abbiamo intervistato ed alle quali abbiamo chiesto “siete favorevoli ad un’apposita normativa che consente alle biciclette di percorrere le strade in entrambi i sensi di marcia?”

La stragrande maggioranza degli intervistati (il 70%) ha risposto “no” e fa dunque parte di quella schiera di persone contraria agli sciami di ciclisti che percorrono le strade contromano. Di questi “no” alcuni (il 25%) sono però favorevoli alla costruzione di corsie preferenziali. Una bella fetta di chi è a favore della normativa che consente la piena libertà ai ciclisti (è doveroso dirlo) ha la passione per la bicicletta, è dunque di “parte”. Alcuni pensano che consentire la percorrenza delle carreggiate in entrambi i sensi di marcia favorirebbe l’utilizzo di questo mezzo di trasporto con tutti gli effetti positivi che ne scaturirebbero. Per ora è ben attenersi scrupolosamente alla normativa vigente e chi va in bicicletta o segua la normativa o si accontenti delle piste ciclabili.

Foto pixabay di skeeze licenza Pubblico Dominio

2 Comments

  1. ma visto che hanno o vorrebbero avere tutte queste “agevolazini” perche non li obbligano ad avere un minio di assiurazione?

  2. mi è capitato un ciclista, contromano, in una strada a senso unico, il quale pedalava tranquillo al centro della strada; ma non si rendono conto che nella migliore delle ipotesi in caso di scontro, andrebbero a cozzare contro un oggetto che viaggia a 30 km/h, che pesa almeno 1 tonnellata. Sarebbe opportuno che i ciclisti studiassero un poco di fisica, forse qualcuno di loro si renderebbe conto del pericolo, che corre soltanto lui e non l’automobilista.

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