Il mondo delle assicurazioni per auto è particolarmente complesso e capirne le dinamiche è difficile.
Molti cittadini italiani preferiscono correre il rischio di uscire in strada con una polizza RC auto scaduta, clonata o non rinnovata nonostante siano attivi provvedimenti disciplinari che oltre alla multa, prevedono anche il sequestro.
Ma ci sono anche altri problemi che affliggono la realtà assicurativa italiana: uno dei peggiori è rappresentato dal cospicuo numero di incidenti simulati, o per meglio dire, i “falsi incidenti“. Si tratta spesso di manovre concordate al fine di essere in regola una volta giunto il momento di riscattare il proprio premio assicurativo. Una recente indagine condotta dall’Ania (associazione che si occupa di unificare le agenzie assicurative presenti sul territorio) mostra come nella sola regione Campania sia denunciato qualcosa come 20 incidenti fasulli con cadenza quotidiana.
Ironicamente, le polemiche sollecitate da questa situazione non riguardano il lato colpevole ma una sorta di controtendenza. Si parla, infatti, di possibili dati truffaldini, che sarebbero stati taroccati a dovere per guadagnare il quantitativo di entrate necessario alle Province. Denaro che viene già brillantemente estorto tramite una curiosa interpretazione di alcune disposizioni in materia assicurativa, e di cui i cittadini si sono lamentati a più riprese. Un valore che si attesta sui quasi 7.000 rispetto al totale di 69.763 è sicuramente preoccupante, considerando anche le relative comparazioni: significa, infatti, che circa il 10% delle frodi sono attuate da cittadini campani e che se i dati forniti sono considerati attendibili, ci sia un finto incidente praticamente ad intervalli fissi di un’ora.
Caserta e Napoli sono le province maggiormente colpite da tale fenomeno.
Se si estende il proprio criterio di giudizio, è possibile costatare come tale dossier sia solo una parte di quel che c’è da considerare. Lo studio è, infatti, ricondotto ai casi di truffa che sono stati scoperti dalle varie agenzie assicurative e in cui non rientrano quelli in sospeso o mai venuti a galla, il che fa presagire che siano dei valori puramente indicativi e che la gravità di questi episodi sia direttamente proporzionale alla loro eccessiva numerosità.
Il presidente Aci di Napoli si esprime commentando il tutto con un tono molto severo, rilevando il blocco cui il mercato è attualmente sottoposto e lo pseudo-ricatto che viene perpetrato ai cittadini, incapaci di lamentarsi. Un problema cui si aggiunge quello delle famose polizze fantasma, le quali annoverano qualcosa come 3,5 milioni di veicoli che girano quindi per le strade senza alcuna assicurazione.